SALUTE DELLA COMUNITÀ
Lavoriamo per migliorare il sistema sanitario: il nostro scopo è garantire cure mediche adeguate e screening migliori.
PROGRAMMA PER POTENZIARE LA SALUTE DELLA COMUNITÀ
Noi di CEFARH lavoriamo ogni giorno per offrire un sistema sanitario migliore in tutte le comunità che aiutiamo.
Colleghiamo le comunità e le strutture sanitarie per garantire un’adeguata assistenza medica e servizi di screening sanitario.
Sosteniamo gli operatori sanitari e gli attori del cambiamento per migliorare l’identificazione, la segnalazione e la documentazione dei problemi di salute.
Lavorando con i nostri partner locali nelle comunità, forniamo servizi per salute riproduttiva sessuale, come metodi di pianificazione familiare e corsi di educazione sessuale. Per noi, queste sono le basi dei diritti umani.

ATTIVITÀ IN CORSO E PRINCIPALI RISULTATI
- CEFARH ha costruito centri sanitari e cliniche per permettere alle comunità di accedere ai servizi sanitari.
- Nel nord dell’Uganda possiamo contare su un ambulatorio nella città di Lira, una clinica per adolescenti a Kole, una clinica a Minakulu Oyam.
- Abbiamo istituito un servizio sanitario mobile comunitario incentrato sullo screening per il tumore del collo dell’utero. Serve tre distretti del nord dell’Uganda: Oyam, Kole, Alebtong.
Finora, questo progetto ha aiutato più di 2000 madri a conoscere lo stato del loro tumore del collo dell’utero, e ha dato accesso a cure oncologiche adeguate a 120 donne (attraverso l’ospedale regionale di riferimento a Lira e l’ospedale nazionale di riferimento a Mulago).
SUSAN SULLO SCREENING PER IL TUMORE DEL COLLO DELL'UTERO
Quando siamo arrivati al negozio di Susan, nel villaggio del distretto di Kole, lei ci ha accolto con un sorriso raggiante. Non è facile comprendere come possa mostrare tanta gioia una donna sieropositiva, vedova e madre di due ragazzi.
Susan è sopravvissuta a un tumore del collo dell’utero grazie a una diagnosi precoce che ha permesso di curarla.
“Sentivo molto dolore al basso ventre e avevo perdite di sangue che non capivo. Non sapevo di essere nelle prime fasi di un tumore del collo dell’utero. Ne ho parlato con delle amiche e mi hanno detto di fare il test per le MST, come la sifilide o la gonorrea. Quando sono andata in ambulatorio per il controllo, i risultati delle MST erano tutti negativi: da quel punto di vista era tutto a posto. Il dolore c’era ancora, così ho visitato altre cliniche ma nessuno ha saputo dirmi quale fosse il problema.
Il mio destino è cambiato un giorno, quando io e le mie amiche siamo state invitate a un workshop alla fondazione CEFARH in Uganda. Durante quel workshop, le responsabili SRH hanno parlato del tumore del collo dell’utero e hanno spiegato tutti i sintomi, anche quelli che compaiono nelle prime fasi della malattia.
Dati i segni e i sintomi che presentavo, ho deciso di fare lo screening. Ho imparato che, essendo sieropositiva, ero più a rischio di contrarre il virus HPV, che provoca il tumore del collo dell’utero.
Ero spaventata perché pensavo che lo screening fosse una procedura dolorosa, ma una delle responsabili del CEFARH, Kerobinah, è stata così gentile da rassicurarmi spiegandomi l’intera procedura.
Il risultato era positivo, e quando l’ho visto sono andata nel panico. Ho pensato che sarei morta presto lasciando i miei figli da soli. Per fortuna, il tumore era in una fase iniziale e ancora curabile. Ho preso un appuntamento per andare alla clinica CEFARH di Kole per iniziare la cura. Dopo 3 mesi, non c’era più alcun segno del tumore.
Dopo quest’esperienza, ho deciso di diventare un’ambasciatrice nella lotta contro il tumore del collo dell’utero.
Incoraggio le donne a fare lo screening con CEFARH. Finora, ho convinto venti donne, per lo più lavoratrici del sesso. Ma c’è bisogno di più sensibilizzazione, soprattutto per contrastare le idee sbagliate che le donne hanno sul processo di screening. Le donne devono sapere quanto sia importante lo screening per la loro salute, la loro vita e le loro famiglie.”
Dr. KEROBINAH
SPECIALISTA SRH SULLO SCREENING
PER IL TUMORE DEL COLLO DELL'UTERO
Apprezzo molto gli sforzi del CEFARH per garantire la salute delle donne, specialmente per quanto riguarda il tumore del collo dell’utero. Solo nell’ultimo mese, insieme al CEFARH abbiamo esaminato più di 580 donne e trovato 36 donne positive al virus HPV – che causa il tumore – e queste donne hanno iniziato subito la terapia.
La sfida più grande che stiamo affrontando è riuscire a diagnosticare il tumore nelle sue fasi iniziali: molte donne vengono a farsi curare quando è già troppo tardi e non possiamo più fare molto per loro.
Vorrei che potessimo raggiungere tutte le donne, specialmente quelle che vivono nelle zone rurali.
MARTIN SULL'EDUCAZIONE SESSUALE
Sono Martin e ho 21 anni. Faccio riferimento al reparto B dell’ambulatorio medico della sotto contea di Aboke.
Frequentavo la settima classe della scuola primaria quando mi sono messo insieme a una ragazza: lei era nella sesta classe. Ci amavamo e un giorno abbiamo fatto sesso. Dopo un mese mi ha detto che non aveva più le mestruazioni, che vomitava ogni giorno e che sua madre pensava fosse incinta. Il test era positivo.
Una sera, la polizia è venuta a casa mia e mi ha arrestato per aver messo incinta la mia ragazza.
Ho passato due anni in prigione. Quando sono uscito, i miei genitori si sono rifiutati di rimandarmi a scuola. Ho scoperto che i genitori della mia ragazza avevano deciso di farla abortire per rimandarla a scuola. Ero davvero triste: avevo perso tutto.
In quei giorni, gli operatori del CEFARH sono venuti nel nostro villaggio a sensibilizzare la comunità sulla salute e l’educazione sessuale. Uno dei workshop riguardava l’uso del preservativo. Ora so come usarlo e mi sento più sicuro. So che un’esperienza come quella non mi capiterà mai più. Da allora faccio del mio meglio per consigliare ai miei amici e ai giovani della mia comunità di usare il preservativo.